Gianotti Paola (w2348)

  • Alias-Pseudonimo-Pseudonyme: -
  • Nationality-Nazionalità-Nationalité: Italy, Italia, Italie
  • Birth/death-Nascita/morte-Naissance/mort: -
  • Means of transport-Mezzo di trasporto-Moyen de transport: Bike, tricycle-Bicicletta, triciclo-Vélo, tricycle
  • Geographical description-Riferimento geografico-Référence géographique: Around the World-Giro del mondo-Tour du monde
  • Internet: Visit Website
  • Additional references-Riferimenti complementari-Références complémentaires: Paola Gianotti, Sognando l’infinito, Come ho fatto il giro del mondo in bicicletta, Piemme, 2015.

Giro del mondo in bici
Paola Gianotti ce l’ha fatta
Per la crisi ha chiuso l’azienda, l’8 marzo è partita, oggi è tornata nella sua Ivrea. E’ la seconda donna a riuscirci: 144 giorni e 29.430 chilometri

Paola Gianotti ce l’ha fatta. E’ tornata a Ivrea dopo aver completato il giro del mondo in bici: seconda donna a riuscirci, dopo la greca Juliana Bhuring nel 2012. Un’impresa nell’impresa: partita l’8 marzo, la torinese, 32 anni, era stata costretta a fermarsi per un brutto incidente in Arizona. Ha ripreso a pedalare il 16 settembre e oggi è arrivata: dopo 144 giorni e 29.430 chilometri.

LAUREA — Così aveva descritto la sua impresa: “Ciao, sono Paola, ho 32 anni e vivo a Montalto, un piccolo paese della cintura di Ivrea, in provincia di Torino. Mi sono laureata in Economia e Commercio ma la mia passione è lo sport ed è una passione talmente forte che mi ha portato a praticare dal triathlon allo sci alpinismo, dalla thai-box al sub. Fin da piccola ho viaggiato in camper con la mia famiglia. Rimanevo affascinata tutte le volte che incontravo dei cicloturisti e così mi ripromisi che da grande avrei provato il giro del mondo in bicicletta. Quando ho compiuto diciotto anni ho iniziato a seguire e progettare con mia sorella tante avventure. Zaino in spalla e mete lontane: Swaziland, Himalaya, Kilimangiaro, Aconcagua, Galapagos… Un turbinio di mete affascinanti per esplorazioni mozzafiato che mi hanno lasciato un bagaglio incredibile di emozioni, ricordi e sogni! Ad un certo punto, per colpa della crisi economica, la mia azienda ha chiuso e allora mi sono detta “Ora a mai più”. Mi sono rimboccata le maniche e ho incominciato a pianificare l’Avventura, quella con la A maiuscola: KeepBrave!”. La sua tesi sull’Olimpiade invernale del 2006.
Paola con la sua bici Cinelli

Paola con la sua bici Cinelli
i costi — L’avventura è pagata dagli sponsor. “L’intera operazione costerà 45mila euro — disse alla Gazzetta prima di partire —. I costi maggiori sono per i camper, 20mila euro, e i biglietti aerei per tre persone, 10mila euro: abbiamo ottenuto forti sconti con la sponsorship tecnica. Ho contattato 2500 aziende: 400 hanno risposto con i complimenti e un gentile “In bocca al lupo”, una decina, invece ha deciso di collaborare. Naturalmente sarò spartana. Niente hotel: il camper sarà la mia microcasa”.
I DATI — Paola ha fatto gare di triathlon, è salita sull’Aconcagua, m 6962, e sul Kilimangiaro, m 5895, nel 2013 ha percorso 21mila chilometri in bicicletta. Ancora alla Gazzetta, prima del via: “Devo fare 200 chilometri al giorno. Ho una bici Cinelli in acciaio, fatta apposta. Pesa 8 chili e mezzo, due più del peso possibile, ma abbiamo preferito la resistenza alla leggerezza”. La media? “Devo tenere i 25 all’ora per 8-9 ore al giorno”. La massima quota? “Abbiamo cercato di eliminare le salite, ma non è stato possibile. Sulle Ande dovrò salire a 4mila metri”. Che cosa teme? “Il clima. Può sconvolgere ogni progetto. Abbiamo scelto la stagione intermedia per evitare il caldo e il freddo estremi. Ma troveremo le piogge. Dovrò coprirmi bene. In Australia attraverserò il deserto. Col caldo dovrò bere molto. E poi c’è il vento che ti può rallentare e distruggere”. Conta la testa? “La parte fisica entra al 50%. La parte psicologica è l’altro 50%”.

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/30-11-2014/giro-mondo-bici-paola-gianotti-ce-l-ha-fatta-100102143977.shtml?refresh_ce-cp


Rest not
Life is sweeping by
go and dare before you die.
Something mighty and sublime,
leave behind to conquer time.

Johann Wolfgang von Goethe