Carroll Lewis, Micio del Cheshire

‘Micio del Cheshire, […] potresti dirmi, per favore, quale strada devo prendere per uscire da qui?’
‘Tutto dipende da dove vuoi andare,’ disse il Gatto.
‘Non mi importa molto…’ disse Alice.
‘Allora non importa quale via sceglierai,’ disse il Gatto.
‘…basta che arrivi da qualche parte,’ aggiunse Alice come spiegazione.
‘Oh, di sicuro lo farai,’ disse il Gatto, ‘se solo camminerai abbastanza a lungo.’

Carroll, Lewis. Alice nel paese delle meraviglie. Milano: Terre di mezzo, 2020.

Marthaler Claude, Latte di cammello e Coca Cola

Sono sempre ben accolto negli accampamenti dei nomadi mauri dove mi fermo alla fine della giornata. Gli uomini prendono il latte dai cammelli, bevanda che ha un importante valore nutrizionale, indispensabile ai nomadi. Ci aggiungono dell'acqua e dello zucchero o, se ne hanno i mezzi, della coca cola!

Marthaler, Claude. Il canto delle ruote 7 anni in bicicletta intorno al mondo. Altre terre 15. Portogruaro: Ediciclo, 2008.

Krakauer Jon, Prossimo alla morte

S.O.S. Ho bisogno del vostro aiuto. Sono malato, prossimo alla morte, e troppo debole per andarmene a piedi. Sono solo, non è uno scherzo. In nome di Dio, vi prego, rimanete per salvarmi. Sono nei dintorni a raccogliere bacche e tornerò stasera. Grazie. Chris McCandless. Agosto

Krakauer, Jon. Nelle Terre Estreme. 25a ed. Exploits. Milano: Corbaccio, 2013.

Theroux Paul, Tornerò

‘Mi indicò la strada per Minhead, non la più breve, ma la più bella, disse. Aveva i capelli chiari e gli occhi scuri. Dissi che la sua casa era bella. Lei disse che era una pensione; poi rise. ‘Perché non resta qui stanotte?” Lo diceva sul serio e sembrava tenerci e allora non fui certo di che cosa offrisse. Rimasi lì in piedi e le sorrisi di rimando… Non era nemmeno l’una e non mi ero mai fermato in un luogo così presto. Dissi, ‘Forse una volta tornerò’. ‘Sarò ancora qui’, disse lei.

Paul Theroux 1983, citato in Leed, Eric J. 1992. La mente del viaggiatore: dall’Odissea al turismo globale. Biblioteca storica Il Mulino. Bologna: Il Mulino.

 

Twain Mark, Basso Mississippi

Nel corso di centosettantasei anni il Basso Mississippi si è accorciato di duecentottanta chilometri. In media quasi milleseicento metri all'anno. Perciò ogni persona tranquilla, che non sia cieca o idiota, può constatare che nel periodo Paleo Oolitico Siluriano, un milione di anni fa il prossimo novembre, il fiume Basso Mississippi era lungo più di due milioni di chilometri e varcava il Golfo del Messico come una canna da pesca. E con lo stesso criterio ognuno può vedere che fra settecentoquarantadue anni il Basso Mississippi sarà lungo meno di tre chilometri, le strade del Cairo si incroceranno con quelle di New Orleans e le due città si troveranno comodamente insieme con lo stesso sindaco e un consiglio comunale congiunto. C'è qualcosa di affascinante nella scienza. Si ottiene un così abbondante patrimonio di congetture con un così minuscolo investimento di fatti.

Mark Twain, Life on the Mississippi

McCrum Mark, Vaf****ulo

Non c'è posto al mondo in cui alzare il dito medio (magari agitandolo aggressivamente davanti all'interlocutore) sia un gesto educato. Si suppone che simboleggi il pene eretto e significhi universalmente "Vaf****ulo". Risale ai tempi degli antichi Romani, quando era noto come digitus impudicus (letteralmente, "dito maleducato"). In genere gli arabi lo fanno al contrario, con le altre dita allargate e il medio puntato verso il basso.

McCrum, Mark. Il viaggiatore maldestro: le gaffe e i modi per evitarli. Torino: Einaudi, 2009.

Ungaretti Giuseppe, Girovago

In nessuna
parte
di terra
mi posso
accasare

A ogni
nuovo
clima
che incontro
mi trovo
languente
che
una volta
già gli ero stato
assuefatto

E me ne stacco sempre
straniero

Nascendo
tornato da epoche troppo
vissute

Godere un solo
minuto di vita
iniziale

Cerco un paese
Innocente

Giuseppe Ungaretti, Girovago, pubblicato nell'opera L'Allegria, 1931

Leed Eric, La forza del viaggio

La forza del viaggio è corrosiva, spoglia e consuma; è un’esperienza di perdita continua. Il mondo creato dal viaggio è segnato tanto da ciò che manca quanto da ciò che è presente.

Leed, Eric J. 1992. La mente del viaggiatore: dall’Odissea al turismo globale. Biblioteca storica Il Mulino. Bologna: Il Mulino.

 

London Jack, Osservare le cose prima che siano morte

Parlando in generale le ho provate tutte,
le strade felici che ti portano per il mondo.
Parlando in generale, le ho trovate buone
per uno che non possa usare troppo a lungo lo stesso letto,
ma debba andare, proprio come ho fatto io,
e osservare le cose prima che siano morte.

London, Jack. La strada. Milano: Casa Editrice Bietti, 1930.

Canestrini Duccio, Geografie intime

Sono state inventate zoologie e geografie intime per definire e collocare 'la cosa': down there, come si usa dire ai bambini inglesi, là sotto. Da una parte sta la volgarità sempre in agguato: fregna, topa, sorca. Dall'altra il ricorso a diminutivi infantili vagamente esorcizzanti il pauroso mistero: farfallina, patatina, gattina, passera, chitarrina. Insomma, si passa improvvisamente dal trucido al fru fru. Possibile che non vi sia scampo?

Canestrini, Duccio. I misteri del monte di Venere : viaggio nelle profondità del sesso femminile. Milano: Rizzoli, 2010.

Kagge Erling, Perdersi

Può sembrare esagerato suggerire a qualcuno di prendere la strada sbagliata, o di perdersi, ma può essere anche un buon consiglio.

Erling Kagge. 2018. Camminare: un gesto sovversivo. Stile libero Extra. Torino: Einaudi.

Kerouac Jack, Chi sono?

Mi svegliai che il sole si faceva rosso; e quello fu l’unico, chiaro momento della mia vita, il momento più strano di tutti, in cui non seppi chi ero… Mi trovavo lontano da casa, stralunato e stanco del viaggio, in una misera camera d’albergo che non avevo mai vista,… e guardavo l’alto soffitto pieno di crepe e davvero non seppi chi ero per circa quindici strani secondi. Non avevo paura; ero solo qualcun altro, un estraneo, e tutta la mia vita era una vita stregata, la vita di un fantasma. Mi trovavo a metà strada attraverso l’America, alla linea divisoria fra l’Est della mia giovinezza e l’Ovest del mio futuro, ed è forse per questo che ciò accadde proprio lì e in quel momento, in quello strano pomeriggio rosso.
(Jack Kerouac, 1967)

Citato in Leed, Eric J. 1992. La mente del viaggiatore: dall’Odissea al turismo globale. Biblioteca storica Il Mulino. Bologna: Il Mulino.

 
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