Fa due volte il giro del mondo un parigino su una gamba sola. Di globetrotters ce ne sono migliaia, forse decine di migliaia; con una gamba sola, probabilmente, ce ne sono pochi. Che abbiano compiuto due volte il giro del mondo a piedi, con una gamba sola, non c'è nessuno, salvo Georges Paillot, che potrebbe a giusta ragione fregiarsi del titolo di campione mondiale del unijambistes (come diremmo in italiano, monogamba?).
Dall'età di 22 anni, nel 1925, questo instancabile camminatore campa la vita passando di città in città, di nazione in nazione. Chiede modesti contributi di incoraggiamento, prestandosi magari a dare il calcio d'avvio in qualche gara (con la gamba buona). Non accetta di servirsi dell'autostop, sarebbe poco dignitoso.
Corriere del Ticino, 26.10.1967
Georges il giramondo riprende la sua marcia. Georges Paillot, il giramondo parigino, dopo aver sostato per alcuni giorni a Chiasso dove ha trascorso il Natale, ha ripreso ieri la sua lunga marcia, attraversando la frontiera al valico di Chiasso-Strada. L'anziano globetrotter francese - ha 72 anni, ma non li dimostra certamente - è una figura piuttosto nota anche nel nostro cantone per essere transitato già altre volte e aver fatto tappa in vari centri.
Privo della gamba destra, Paillot è in marcia ormai da mezzo secolo, avendo iniziato i suoi viaggi a piedi, anzi su un solo piede, nel settembre del 1925: e da allora al giugno 1975 ha percorso ben 135 mila chilometri.
Quest'anno ha attraversato 47 paesi diversi: ed ora, con l'inizio del 1976, ha intenzione di proseguire per l'Italia settentrionale, per poi passare in Jugoslavia e successivamente in Grecia e Turchia. Poi si vedrà...
Corriere del Ticino, 30 dicembre 1975
M. Paillot est né à Paris. A l'âge de 6 ans un accident de tram le prive de sa jambe droite. Une prothèse, de l'époque, lui a permis de se mouvoir, de marcher.
Il refusa toujours de se considérer comme infirme. En 1925 il décida de prendre la route, de marcher. Et depuis, sauf bien entendu pendant la guerre, il a visité 35 pays en Europe et au Proche-Orient. Tous ses voyages, ses déplacements, ses réceptions sont enregistrés sur un carnet de bord, un vrai livre d'or.
Nouvelliste du Rhône, 23.11.1967