Krohn John Albert, Firstclass coaches

I had observed that most people who wrote stories of travel journeyed over the country in firstclass coaches. They visited only the great cities and points of known interest. . . . Their stories are of beaten paths and, dress them as artistically and originally as they may, they are only telling a tale that has been told. While making no particular claim to superiority in writing, I thought by assuming the garb of a sailor and traveling as one of the plain, everyday toilers I could get closer to nature and her children and tell a story of our country such as had never been told.

Krohn, John Albert. The Walk of Colonial Jack; a Story of a Long-Distance Walker. Keane, N.H.: Printed by the Cheshire republican, 1910.

Forrest Gump, correre un po'

Quel giorno, non so proprio perché decisi di andare a correre un po', perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta lì pensai di correre fino la fine della città, e una volta lì pensai di correre attraverso la contea di Greenbow. Poi mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell' Alabama, e cosi feci. Corsi attraverso tutta l'Alabama, e non so perché continuai ad andare. Corsi fino all'oceano e, una volta lì mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre. Quando arrivai a un altro oceano, mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girarmi di nuovo e continuare a correre; quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare... insomma, la facevo!

Forrest Gump, diretto da Robert Zemeckis, Paramount Pictures, 1994

Marthaler, Latte di cammello e Coca Cola

Sono sempre ben accolto negli accampamenti dei nomadi mauri dove mi fermo alla fine della giornata. Gli uomini prendono il latte dai cammelli, bevanda che ha un importante valore nutrizionale, indispensabile ai nomadi. Ci aggiungono dell'acqua e dello zucchero o, se ne hanno i mezzi, della coca cola!

Marthaler, Claude. Il canto delle ruote 7 anni in bicicletta intorno al mondo. Altre terre 15. Portogruaro: Ediciclo, 2008.

Anonimo, Prime esperienze

Durante le vacanze estive del mio primo anno di università andai a Cornwell, dove ero stato invitato da una ragazza che viveva nel mio stesso residence studentesco, il tipo di ragazza con la quale mi sarebbe piaciuto avere una relazione del sesto grado; così, nell'entusiasmo del primo anno di libertà dalla famiglia, ero sicuro che sarebbe stata una settimana di sesso disinibito a volontà, magari sulla spiaggia.
Il viaggio in treno fu interminabile, comunque molto più lungo del previsto, però mi tenevano compagnia le fantasie erotiche sempre più complicate che avevo in testa, e non mi annoiai. Arrivato alla stazione di Cornwell mi venne incontro la ragazza con il suo fidanzato, un tipo con la barba e la giacca nera di pelle, che aveva qualcosa a che fare con le armi nucleari della Marina. Mi accompagnarono a casa della madre di lei, e li mi presentarono il fratello minore, un vegetariano con la faccia incazzata, che parlava l'esperanto e aveva appena confessato ai genitori di essere gay. Fu a quel punto che capii il perfido piano della tipa: pensando che anche io fossi gay, mi aveva invitato a casa per farmi conoscere il fratello e magari farci mettere insieme. La madre mi confidò che l'aveva appena visto in bagno mentre si provava un nuovo tanga. E mi fece pure l'occhiolino. Passai una settimana orribile, a visitare i posti turistici strizzato tra due uomini sul retro di una Datsun Sunny. Mi venne la stitichezza.


Anonimo, citato in Kieran, Dan e Mondadori. 2008. Cinquanta vacanze orrende: storie di viaggi infernali. Torino: Einaudi.

McCrum, Vaf****ulo

Non c'è posto al mondo in cui alzare il dito medio (magari agitandolo aggressivamente davanti all'interlocutore) sia un gesto educato. Si suppone che simboleggi il pene eretto e significhi universalmente "Vaf****ulo". Risale ai tempi degli antichi Romani, quando era noto come digitus impudicus (letteralmente, "dito maleducato"). In genere gli arabi lo fanno al contrario, con le altre dita allargate e il medio puntato verso il basso.
McCrum, Mark. Il viaggiatore maldestro: le gaffe e i modi per evitarli. Torino: Einaudi, 2009.

Canestrini, Geografie intime

Sono state inventate zoologie e geografie intime per definire e collocare 'la cosa': down there, come si usa dire ai bambini inglesi, là sotto. Da una parte sta la volgarità sempre in agguato: fregna, topa, sorca. Dall'altra il ricorso a diminutivi infantili vagamente esorcizzanti il pauroso mistero: farfallina, patatina, gattina, passera, chitarrina. Insomma, si passa improvvisamente dal trucido al fru fru. Possibile che non vi sia scampo?
Canestrini, Duccio. I misteri del monte di Venere : viaggio nelle profondità del sesso femminile. Milano: Rizzoli, 2010.