Sand George, Giogo

Perché viaggiare se non si è obbligati a farlo? [...]
Perché la questione non è viaggiare, quanto partire: chi di noi non ha qualche dolore da dimenticare o qualche giogo da scrollarsi di dosso?

Sand George, 1869 (citata in Berrino Annunziata, Storia del turismo in Italia, Bologna, Il mulino, 2011.

Berrino Annunziata, Condizione umana

Non è dunque la condizione umana a spingere a partire, ma il senso di disagio nella civiltà contemporanea a porre in uomini e donne il bisogno periodico di una tregua, di un allentamento, di un sollievo.

Berrino Annunziata, Storia del turismo in Italia, Bologna, Il mulino, 2011.

London Jack, Più facile farlo che non farlo

Mi misi per 'la strada’ perché non potevo farne a meno; perché non avevo in tasca i soldi del biglietto ferroviario; perché ero fatto in modo tale che non riuscivo a passare tutta la vita 'allo stesso turno’; perché... insomma perché era più facile farlo che non farlo.

London, Jack. 1930. La Strada. Milano: Casa Editrice Bietti.

Kennedy John F., È più che salutare

Incoraggerei tutti gli americani a camminare molto spesso. È più che salutare: è divertente.

John F. Kennedy, 1962

Bryson Bill, Nothing to see

Every once in a while you come across a farm or some dead little town where the liveliest thing is the flies. I remember one long, shimmering stretch where I could see a couple of miles down the highway and there was a brown dot beside the road. As I got closer I saw it was a man sitting on a box by his front yard, in some six-house town with a name like Spigot or Urinal, watching my approach with inordinate interest. He watched me zip past and in the rear-view mirror I could see him still watching me going on down the road until at last I disappeared into a heat haze. The whole thing must have taken about five minutes. I wouldn’t be surprised if even now he thinks of me from time to time.

Bryson, Bill. America perduta in viaggio attraverso gli U.S.A. Narrativa di viaggio. Milano: Feltrinelli Traveller, 1993.