Wilkye, Linderman, John Blunt, Ugo Peruschi (w2782)

Wilkye, Linderman, John Blunt, Ugo Peruschi (w2782)

  • Alias-Pseudonimo-Pseudonyme: -
  • Nationality-Nazionalità-Nationalité: -
  • Birth/death-Nascita/morte-Naissance/mort: -
  • Means of transport-Mezzo di trasporto-Moyen de transport: Various, Diversi, Différents
  • Geographical description-Riferimento geografico-Référence géographique: Artic-Artico
  • Internet: Visit Website
  • Wikidata: Visit Website

La storia comincia a Baltimora, il 26 ottobre 1892. Al circolo della società geografica si discute del naufragio di una nave per esplorazioni, l'Eira. Tra due membri, lo statunitense Wilkye, appassionato di velocipedi, e l'armatore inglese Linderman, nasce una disputa sul modo migliore per raggiungere il Polo Sud: il primo sostiene che lo si può fare in bicicletta, il secondo che è indispensabile una nave per infilarsi in qualche passaggio aperto tra i ghiacci e proseguire eventualmente a piedi. I due decidono così di organizzare due diverse spedizioni, in una sfida tra Stati Uniti d'America e Regno Unito.

I due equipaggi (ai quali si aggiunge un certo Bisby, commerciante di carni salate desideroso di giungere al Polo per ingrassare e diventare così presidente del club degli uomini grassi) salpano con la stessa nave, la Stella Polare. Il viaggio si conclude senza troppi inconvenienti, eccezion fatta per un'avventura che occorre a Bisby, il quale cade in mare e deve disputare un'accanita lotta contro un albatros prima di essere recuperato dai suoi compagni di viaggio.

Una volta giunti alla Terra di Graham, la Stella Polare sbarca l'equipaggio di Wilkye, compreso Bisby, e riparte per cercare un passaggio per giungere nei pressi del Polo. Una volta sistemato una sorta di campo-base, Wilkye parte assieme ai due valenti velocipedisti Ugo Peruschi e John Blunt alla volta del Polo usando un'apposita macchina composta di tre velocipedi uniti spinti da un motore a petrolio; in caso di necessità (avaria o esaurimento delle scorte di carburante), le tre biciclette possono essere separate permettendo così ai tre avventurieri di continuare il viaggio pedalando sul ghiaccio. Il percorso si rivela più difficoltoso del previsto, e a tre quarti di strada la comitiva esaurisce la scorta di petrolio, venendo così costretta a proseguire con la forza delle proprie gambe, a scapito del tempo necessario alla spedizione, che rischia così di farsi sorprendere dall'arrivo dell'inverno con i suoi freddi.

I tre giungono felicemente al Polo e vi piantano la bandiera USA, ma sono costretti a ripartire poco dopo per l'imminente arrivo della stagione fredda. Durante il percorso di ritorno, avviene un imprevisto: il freddo ha fatto arretrare i ghiacci su cui si trovano Wilkye e i suoi compagni, che dunque hanno percorso molta meno strada di quanto credessero. Sorpresi dall'inverno, i tre si ritrovano in una situazione disperata, ancora molto lontani dal campo-base, con Peruschi ammalato di scorbuto, a corto di viveri e senza sapere se i loro compagni li attendevano ancora o se credendoli morti erano salpati per cercare rifugio in zone meno inospitali.

Con grande forza d'animo, i protagonisti decidono comunque di dar fondo a ogni loro energia per proseguire il tragitto verso la Terra di Graham. Durante il percorso però s'imbattono dapprima in alcune tombe di molto recente fattura, che scoprono appartenere al capitano della Stella Polare ed altri marinai della nave, e successivamente nella spedizione di Linderman, che, non avendo trovato un passaggio tra i ghiacci ed essendo la nave stata distrutta da un iceberg, aveva cercato di proseguire la strada fino al Polo a piedi; una volta constatata l'impossibilità di raggiungerlo, all'arrivo dell'inverno il gruppo aveva ripiegato verso la costa, ma avendo esaurito i viveri, la sua situazione era subito precipitata verso il peggio. Linderman oltretutto aveva anche perso la ragione per la disperazione di non aver raggiunto il tanto agognato Polo Sud.

Riunite le due spedizioni e facendosi coraggio l'un l'altro, Wilkye conduce i suoi uomini verso il Nord. Strada facendo, il gruppo si imbatte in Bisby mezzo assiderato, il quale era stato abbandonato dai marinai del campo-base perché stava consumando troppo in fretta le rimanenti scorte di viveri. I marinai si erano poi imbarcati su una scialuppa, facendo temere al gruppo di essere stato abbandonato per sempre sulle terre antartiche. In realtà i marinai, preoccupati dal ritardo di Wilkye e dei suoi due compagni, erano andati in cerca di aiuto, e trovata una baleniera degli Stati Uniti lungo la rotta, avevano facilmente convinto il suo capitano ad organizzare una spedizione di soccorso giunta al punto giusto, perché il gruppo di Wilkye era allo stremo delle forze.

Ricondotti in patria, Wilkye, Bisby e gli altri marinai sono accolti come eroi. Wilkye va poi avanti a organizzare nuove spedizioni ai due Poli; Bisby diventa un membro fisso della società geografica; mentre Linderman, completamente ammattito, viene rinchiuso in una casa di cura.
https://it.wikipedia.org/wiki/Al_Polo_Australe_in_velocipede