Cougnet Alberto, Globetrotters d'inizio Novecento
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Cougnet Alberto, Globetrotters d'inizio Novecento

Tutti conoscono le peripezie del podista Jesse Brandani di Pontedera, che avendo divisato di andare a piedi al polo nord, alla ricerca dei superstiti della Stella Polare della spedizione del duca degli Abruzzi, venne messo in prigione a Trieste, perchè scambiato per un anarchico pericoloso.

Fra i più notevoli globe-trotters menzionerò i due soci Francesco Scklear ed E. Selian, che da Parigi andarono a Pietroburgo (5000 km.) facendo circa 60 km. di marcia per giorno. Scklear, insieme ad Hunslen, fece il percorso da Vienna a Pietroburgo (2500 km.) in 50 giorni. Eugenio Zimmermann percorse tutta l'Europa. Arnaldo Innocenti di Roma, percorse 5500 km. da Roma a Berlino a Londra a Roma, con uno zaino sulle spalle del peso di 22 chilogrammi.

Il greco Mihaylo Milovanovitsch compiè egli pure il giro d'Europa (35,000 km.) facendo un 60 km. per giorno.

Il francese Grandin andò col suo fido cane da Parigi a Pietroburgo, percorrendo 6000 km. Poscia recatosi in Africa, veniva ucciso da alcuni predoni della tribù del Rajo-Galla. Venne sepolto a Gibuti.

Ma uno dei più celebri globe-trotters è stato il francese Viardin, che veramente viaggiò attraverso le quattro parti del mondo, rimanendogli soltanto da percorrere ancora l'Oceania.

Ultimamente giungeva a Parigi il conte Rosso Dianovitch, oriundo di un'isola dell'Adriatico, che da 36 anni gira il mondo a piedi, raccogliendo documenti sulle istituzioni pubbliche, gli usi ed i costumi di tutti i popoli, per un libro che intende pubblicare fra non molto a New York. In questa passeggiata attraverso il mondo, il conte Rosso Dianovitch spese tutta la sua fortuna, cioè un milione e mezzo di franchi.

Finalmente, un certo Giuseppe Capelli di Broni, già residente a Bogota nella Colombia, ha percorso tutta l'America del Sud e si dispone a percorrere quella del Nord, per recarsi a Saint-Louis, per l'epoca dell'Esposizione Mondiale, onde concorrere al premio dei 50,000 dollari che verrebbe concesso a chi potrebbe provare di avere attraversato in minor tempo le due Americhe.

Noi, augurando fortuna al forte corridore del paese del buon vino e degli eccellenti salumi, facciamo voti che il più utile ed il più semplice degli sports, possa trionfare ed imporsi a tutti i podofobi che, come il cane da pagliaio, non si arrischiano ad abbaiare che contro gli umili, mentre scodinzolano se passa per l'aia un ben vestito, tanto la civilizzazione del padrone ha stinto sul loro pelo arruffato.

Dott. Alberto Cougnet, p. 545. Almanacco Italiano, Piccola enciclopedia popolare della vita pratica. Firenze, 1904. http://www.adamoli.org/ (1) Nome corretto: Maxamor