Divido la stanza con due pakistani di Rawalpindi, accontentandomi di una branda all’ultimo piano dei letti a castello; la stanza è piccola e impregnata dell’odore acre di hashish, ma loro non ne fanno parola, certamente non fidandosi di me; così non chiedo niente e mi faccio invece raccontare del Beluchistan e del Punjab, che saranno le mie prossime destinazioni una volta uscito dal territorio iraniano. Quando spegniamo la luce e proviamo a dormire, nessuno riesce a chiudere occhio; tutti e tre cominciamo a rigirarci sulle brandine, bofonchiando imprecazioni e grattandoci come forsennati, perché i materassi sono pieni di bed-bugs, gli animaletti di cui fino a quella sera non conoscevo il nome in inglese pur avendone già sperimentato le punture in un paio di occasioni a Giava, e averli sempre chiamati, tra una grattata e l’altra, figli di puttana.
Bettinelli, Giorgio. In vespa : da Roma a Saigon. Milano: Feltrinelli, 2002.