Ma allora, che bisogno c’è di viaggiare e camminare? Nessuno, in effetti, se fossimo persone sane e colte. Ma poiché non lo siamo, il viaggiare ha molto da offrirci: fisicamente, per il fattore igienico dato dal cambio di luogo e clima, che sui nostri sensi ha un effetto stimolante; spiritualmente, per il fascino del confronto e del trionfo che scaturisce dall’adeguamento e dalla conquista. Forse c’è per ogni individuo un tipo di paesaggio nel quale si trova a proprio agio; alcuni, per esempio, non possono sopportare fisicamente il mare, o l’alta montagna, o la pianura. Ma è povero e da commiserare l’uomo per il quale ogni nuovo lembo di terra è estraneo e opprimente.
Hesse, Hermann. Camminare. Prato: Piano B, 2015.