Phileas Fogg, l'eroe di Jules Verne, oggi potrebbe fare il giro del mondo in molto meno di ottanta giorni, senza cambiare ambientazione (frequenterebbe, da un capo all'altro del mondo, le stesse catene alberghiere), senza smettere di guardare le stesse serie televisive o di apprendere il diretta (live) su BBC News le notizie del suo paese, senza dover interrompere i contatti con i suoi amici grazie al telefono e a Internet; e così attraverserebbe, senza vederli, i mondi più diversi e più sconvolti dalla storia: l'uniformazione dello spazio, da questo punto di vista, è un corollario dell'accelerazione del tempo.
Augé, Marc. Che fine ha fatto il futuro? Dai nonluoghi al nontempo. Milano: Elèuthera, 2009.